Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14912 del 10 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14912PEN

Massima

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Il contributo collaborativo dell'imputato, pur se non decisivo, può essere rilevante ai fini dell'applicazione della circostanza attenuante prevista dalla legge, purché oggettivamente utile. Il giudice, nel determinare la pena, deve valutare complessivamente tutti gli elementi indicati dalla legge, senza necessità di un'analitica motivazione su ogni singolo aspetto, essendo sufficiente che affermi l'adeguatezza o non eccessività della pena irrogata. Le dichiarazioni della parte offesa, se sorrette da altri elementi di riscontro, possono fondare l'affermazione di responsabilità dell'imputato, senza che ciò integri un vizio di motivazione. L'imputato, quando sentito come persona informata sui fatti, non deve essere necessariamente assistito dalle garanzie previste per l'indagato, se al momento dell'interrogatorio non risultano a suo carico specifici indizi di reità. La circostanza aggravante di agevolazione di un'associazione di tipo mafioso sussiste quando vi sia un nesso oggettivo di funzionalità tra la condotta dell'imputato e il rafforzamento del sodalizio, a prescindere dalla consapevolezza del vincolo associativo. Nell'applicazione della diminuente del rito abbreviato, il giudice deve procedere al corretto calcolo aritmetico della riduzione di pena, senza incorrere in errori materiali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IANNELLI Enzo - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. LOMBARDO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 27/06/2013 della Corte d'appello di Caltanissetta;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal consigliere Piercamillo Davigo;

udito il Pubblico Ministero, in persona dell'Avvocato generale dott. STABILE Carmine che ha concluso chiedendo che il ricirsi di Bellizzi sia rigettato e che g…

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