Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3895 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:3895SENT

Massima

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Il permesso di soggiorno per lavoro stagionale può essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, senza che sia necessario il previo rientro dello straniero nel Paese di origine. L'art. 24, comma 4, del d.lgs. n. 286/1998 prevede espressamente tale possibilità di conversione "qualora se ne verifichino le condizioni", senza richiedere il requisito del rientro in patria. Questa interpretazione è coerente con la ratio della norma, volta a favorire l'integrazione lavorativa dello straniero regolarmente presente sul territorio nazionale, e non trova ostacoli nel dato letterale della disposizione, che menziona il rientro in patria solo ai fini del diritto di precedenza per il successivo ingresso per lavoro stagionale, ma non anche per la conversione del titolo di soggiorno. Inoltre, l'introduzione del comma 3-bis dell'art. 24, che prevede la possibilità di rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro stagionale senza necessità di rientro in patria, rafforza l'interpretazione secondo cui la conversione in permesso di lavoro subordinato non richiede il previo rientro dello straniero nel Paese di origine. Pertanto, il diniego dell'istanza di conversione del permesso di soggiorno per lavoro stagionale in permesso di soggiorno per lavoro subordinato, fondato sulla mancanza del requisito del rientro in patria, è illegittimo.

Sentenza completa

N. 06998/2012
REG.RIC.

N. 03895/2013 REG.PROV.COLL.

N. 06998/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6998 del 2012, proposto da:
KABIR KHAN, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso lo Studio Legale Caporilli in Roma, Via delle Baleniere, n. 55;

contro

il MINISTERO DELL’INTERNO, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, presso la cui sede domicilia per legge in Roma, Via dei Portoghesi, n. 12;

per l'annullamento, previa sospensione dell’efficacia

del rigetto dell’istanza di permesso di soggiorno per lavoro subordinato con decreto della Questura di Roma del 3 maggio 2012.

Visto…

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