Il reato di falsa dichiarazione sostitutiva di certificazione, di cui all'art. 76 del D.P.R. n. 445/2000, si configura indipendentemente dalla circostanza che la dichiarazione mendace sia contenuta in un atto pubblico, essendo sufficiente che essa sia resa in una dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi dell'art. 46 del medesimo decreto. L'elemento oggettivo del reato è integrato dalla semplice mendacità della dichiarazione, a prescindere dalla natura dell'atto in cui essa è contenuta, in quanto il richiamo alle norme penali, come l'art. 483 c.p., è limitato solo alla misura della pena e non agli elementi costitutivi del reato previsto dalla normativa speciale. Pertanto, ai fini della sussistenza del reato di cui all'art. 76 del D.P.R. n. 445/2000, non è necessario che la dichiarazione falsa sia inserita in un atto pubblico, essendo sufficiente che essa sia resa in una dichiarazione sostitutiva di certificazione, indipendentemente dalla natura dell'atto in cui è contenuta.