Il giudice, in presenza di una causa di estinzione del reato, può pronunciare sentenza di proscioglimento nel merito solo quando l'evidenza dell'innocenza dell'imputato sia assolutamente palese, con la conseguenza che, in caso di contraddittorietà o insufficienza della prova, il proscioglimento nel merito non prevale rispetto alla dichiarazione immediata di una causa di non punibilità. Pertanto, il giudice non è tenuto a svolgere un esame compiuto e approfondito delle risultanze probatorie già assunte, ma deve dichiarare l'estinzione del reato, non essendo in tal caso rilevabili vizi di motivazione della sentenza impugnata. Ciò in quanto, in presenza di una causa di estinzione del reato, la prova della innocenza deve essere assolutamente evidente, non bastando una situazione di mera carenza o contraddittorietà della prova, che non consentirebbe comunque una pronuncia di assoluzione con formula ampia ai sensi dell'art. 530 c.p.p.