Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3958 del 29 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:3958PEN

Massima

Massima ufficiale
Il giudice non può subordinare la sospensione condizionale della pena, in difetto della costituzione di parte civile, all'adempimento dell'obbligo delle restituzioni di beni conseguiti per effetto del reato, perché queste, come il risarcimento, riguardano solo il danno civile e non anche il danno criminale, che si identifica con le conseguenze di tipo pubblicistico che ineriscono alla lesione o alla messa in pericolo del bene giuridico tutelato dalla norma penale e che assumono rilievo, a norma dell'art. 165 cod. pen., solo se i loro effetti non sono ancora cessati. (In applicazione del principio, la Corte, con riferimento ad una condanna per appropriazione indebita di denaro e documentazione contabile ed amministrativa, ha annullato la sentenza impugnata nella parte cui aveva subordinato la concessione del beneficio "alla restituzione dei documenti e delle somme di cui all'imputazione", oltre che in quella relativa "al risarcimento del danno").

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppin - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

su ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 20/02/2013 della Corte di Appello di Milano;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto.

FATTO E DIRITTO

1. Con sentenza del 20/02/2013, la Corte di Appello di Milano confermava la sentenza con la quale, in data 03/10/2008, il giudice monocratic…

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