Il mancato deposito, unitamente al ricorso per cassazione, della copia della sentenza impugnata con la relazione di notificazione, ove questa sia avvenuta, comporta l'improcedibilità del ricorso, in quanto tale onere è funzionale al riscontro, da parte della Corte di cassazione, della tempestività dell'esercizio del diritto di impugnazione, il quale, una volta avvenuta la notificazione della sentenza, è esercitabile soltanto con l'osservanza del cosiddetto termine breve. L'eventuale non contestazione dell'osservanza del termine breve da parte del controricorrente ovvero il deposito da parte sua di una copia con la relata o la presenza di tale copia nel fascicolo d'ufficio, da cui emerga in ipotesi la tempestività dell'impugnazione, non rilevano ai fini della declaratoria di improcedibilità del ricorso, in quanto l'onere di deposito della copia della sentenza con la relazione di notificazione risponde a un'esigenza pubblicistica e, quindi, non disponibile dalle parti. La possibilità di evitare la declaratoria di improcedibilità è consentita soltanto attraverso la produzione separata di una copia con la relata avvenuta nel rispetto dell'articolo 372 cod. proc. civ., comma 2 applicabile estensivamente, purché entro il termine di cui all'articolo 369 cod. proc. civ., comma 1.