Il Comune non può annullare in sede di autotutela un'autorizzazione già rilasciata per la realizzazione di un impianto di telefonia mobile, sulla base di un presunto conflitto di interessi del dirigente comunale o di sopravvenuti motivi di tutela della salute pubblica e dell'ambiente. Infatti, la tutela della salute rientra nell'esclusiva competenza dello Stato, non potendosi concepire una tutela differenziata del bene salute da Comune a Comune. Inoltre, il titolo abilitativo non può essere annullato per tutelare valori ambientali, quando l'autorizzazione risulti comunque conforme agli strumenti urbanistici. L'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo illegittimo richiede la valutazione di elementi ulteriori rispetto alla mera illegittimità, quali la sussistenza di un interesse pubblico attuale e concreto alla rimozione del titolo e la comparazione con l'entità del sacrificio imposto all'interesse privato. Pertanto, il Comune non può procedere all'annullamento di un'autorizzazione già rilasciata, senza adeguatamente motivare in ordine alla sussistenza di tali presupposti e senza considerare l'affidamento ingenerato nel privato.