Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25383 del 17 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:25383PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione non richiede l'esistenza di un nesso causale tra i fatti di distrazione ed il successivo fallimento, in quanto, una volta intervenuta la dichiarazione di fallimento, tali fatti assumono rilevanza penale in qualsiasi tempo siano stati commessi, anche quando l'impresa non versava ancora in condizioni di insolvenza. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente la consapevolezza e volontà dell'amministratore di compiere atti di disposizione patrimoniale in violazione del vincolo di destinazione dei beni sociali a garanzia dei creditori, a prescindere dalla previsione e volontà del dissesto come conseguenza della condotta. Inoltre, nel reato di bancarotta fraudolenta infragruppo, la regola del "vantaggio compensativo" esclude la rilevanza penale del fatto solo in presenza di specifici vantaggi, anche indiretti, idonei a compensare efficacemente gli effetti negativi delle operazioni contestate, la cui prova incombe sull'imputato. Infine, è possibile il concorso materiale tra il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e quello di bancarotta fraudolenta impropria da operazioni dolose, qualora, oltre ad azioni ricomprese nello specifico schema della bancarotta ex art. 216 L. Fall., si siano verificati differenti ed autonomi comportamenti dolosi che, costituendo abuso o infedeltà nell'esercizio delle funzioni o atti intrinsecamente pericolosi per l'andamento economico-finanziario della società, siano stati causa del fallimento o, quanto meno, del suo aggravio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/02/2015 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 02/02/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. GRAZIA MICCOLI;
Conclusioni delle parti.
Il Procuratore…

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