Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1110 del 2024

ECLI:IT:TARVEN:2024:1110SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria funzione di controllo sulla legittimità dell'azione amministrativa in materia urbanistica, afferma che: 1. L'amministrazione comunale gode di ampia discrezionalità nella pianificazione urbanistica del territorio, potendo adottare varianti agli strumenti urbanistici vigenti, anche in assenza di specifiche ragioni di urgenza, purché le scelte operate siano adeguatamente motivate e non risultino manifestamente illogiche, irragionevoli o in contrasto con i principi di imparzialità e buon andamento. 2. La capacità edificatoria di un'area non costituisce un diritto acquisito del proprietario, ma è rimessa alla valutazione discrezionale dell'amministrazione nell'ambito della pianificazione urbanistica, la quale può legittimamente ridurre o modificare la volumetria edificabile prevista dagli strumenti urbanistici precedenti, senza che ciò integri una violazione dei principi di uguaglianza e imparzialità, salvo il caso di aspettative qualificate del privato fondate su specifici atti o provvedimenti amministrativi. 3. L'amministrazione non è tenuta a una puntuale e analitica motivazione delle singole scelte urbanistiche, essendo sufficiente che le stesse trovino giustificazione nei criteri generali seguiti nell'impostazione dello strumento urbanistico, salvo il caso di lesione di un affidamento qualificato del privato ad una specifica destinazione del suolo. 4. L'illegittimità di un atto presupposto non determina automaticamente l'illegittimità derivata degli atti successivi, qualora questi ultimi siano il frutto di un nuovo e autonomo procedimento amministrativo, ancorché possano ricalcare in parte i contenuti del precedente atto.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/05/2024

N. 01110/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01414/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1414 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Giuseppe Latino, rappresentato e difeso dall'avvocato Cristina Zanatta, con domicilio eletto presso lo studio Nadia Anzanello in Mestre, via D. Manin, 43;

contro

Comune di Monastier di Treviso, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Guido Sartorato, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Treviso, viale F.lli Cairoli 15;

nei confronti

Paolo Vendrame, rappresentato e difeso dall'avvocato Bruno Barel, con domicilio el…

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