Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 34396 del 20 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:34396PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso provvedimenti del magistrato di sorveglianza deve essere proposto esclusivamente a mezzo di difensore iscritto nell'albo speciale dei patrocinatori davanti alla Corte di Cassazione, in applicazione della modifica apportata dall'art. 1, comma 28, della legge n. 103 del 2017 agli artt. 571 e 613 c.p.p., che ha escluso la facoltà dell'imputato di proporre personalmente il ricorso per cassazione. Tale disposizione, nella sua formulazione generale, si applica anche ai procedimenti relativi all'esecuzione della pena e ai benefici penitenziari, non essendo ravvisabili argomenti testuali o sistematici per riconoscere una regolamentazione diversa. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto personalmente dal detenuto, in assenza del ministero di un difensore abilitato, deve essere dichiarato inammissibile, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO ((omissis)) - Presidente

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/03/2018 del TRIB. SORVEGLIANZA di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MONICA BONI;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con provvedimento emesso in data 28 marzo 2018, il Tribunale di sorveglianza di Roma dichiarava inammissibile il reclamo, proposto dal condannato (OMISSIS), avverso l'ordinanza del Magistrato di sorveglianza che aveva respinto la sua istanza, volta ad ottenere la concessione dei rimed…

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