Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18510 del 4 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18510PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il reato di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) si configura quando l'uso sistematico della violenza, anche se motivato da finalità educative, costituisce il trattamento ordinario del minore, non rientrando nell'ambito dell'abuso dei mezzi di correzione (art. 571 c.p.). Ciò in quanto l'impiego reiterato di condotte violente, sia fisiche che psicologiche, integra gli elementi oggettivi e soggettivi del più grave delitto di maltrattamenti, a prescindere dall'intento correttivo del genitore o dell'educatore. La valutazione della credibilità della testimonianza della persona offesa, pur in presenza di conflitti familiari, rientra nel prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui motivazione non è sindacabile in sede di legittimità se congruamente argomentata. Inoltre, il riconoscimento delle attenuanti generiche è rimesso alla discrezionalità del giudice, la cui decisione in tal senso non è censurabile in Cassazione se adeguatamente motivata. Infine, la modifica normativa dell'art. 635 c.p. in tema di danneggiamento non incide sulla fattispecie contestata, qualora l'aggravante della violenza alla persona sia stata espressamente formulata nell'imputazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - rel. Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/04/2015 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/04/2016, la relazione svolta dal Consigliere ANDREA TRONCI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. LUIGI ORSI, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 28.04.2015 la Corte d'appello di Napoli confermava la pronuncia con cui il T…

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