Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20871 del 18 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:20871PEN

Massima

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Il danneggiamento di un'auto della Polizia, anche se non comporta la sua inutilizzabilità o una grave compromissione del servizio pubblico, integra comunque l'aggravante prevista dall'art. 635, comma 2, n. 3 c.p. in relazione all'art. 625, n. 7 c.p., in quanto l'auto è destinata a pubblico servizio. Il dolo del reato di danneggiamento non richiede il fine specifico di nuocere, essendo sufficiente la coscienza e volontà di danneggiare, a prescindere dal movente o dalle finalità perseguite dall'agente. Ai fini della determinazione della pena, il giudice può legittimamente fare riferimento ai soli precedenti penali dell'imputato, senza dover necessariamente esaminare tutti i parametri di cui all'art. 133 c.p., essendo sufficiente che specifichi a quale di essi ha inteso fare riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Mari - Presidente

Dott. RENZO Michele - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - rel. Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

La. Cr. , n. il (OMESSO);

avverso la sentenza 6.10.08 della Corte d'Appello di Torino;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dr. MANNA Antonio;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dr. MARTUSCIELLO Vittorio, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza 6.10.08 la Corte …

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