Il titolare di autorizzazioni per l'esercizio del commercio su aree pubbliche non può iniziare l'attività senza aver assolto agli obblighi amministrativi, previdenziali, fiscali e assistenziali previsti dalle disposizioni vigenti. Il venir meno, anche di uno solo di tali obblighi, comporta la revoca dell'autorizzazione da parte del Comune. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire il rispetto della normativa in materia di lavoro e di tutela della concorrenza, assicurando che l'attività commerciale sia svolta nel rispetto degli adempimenti di legge. La revoca dell'autorizzazione rappresenta una sanzione proporzionata e necessaria per assicurare l'osservanza degli obblighi posti a carico del titolare, a tutela dell'interesse pubblico al corretto esercizio dell'attività commerciale su aree pubbliche. Il Comune, nell'adottare il provvedimento di revoca, deve comunque valutare attentamente la sussistenza dei presupposti di legge, garantendo il rispetto del principio del contraddittorio e del diritto di difesa dell'interessato. La massima si applica a tutti i casi di esercizio del commercio su aree pubbliche, indipendentemente dalle specifiche caratteristiche del singolo mercato o posteggio, essendo volta a sancire un principio generale di ordine pubblico economico.