Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28769 del 10 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:28769PEN

Massima

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Il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316-ter c.p. si configura quando il soggetto, attraverso la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero l'omissione di informazioni dovute, consegue indebitamente contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità europee, senza che rilevi che l'ente pubblico sia stato indotto in errore circa i presupposti che legittimano l'erogazione. Tale fattispecie si distingue dal reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche di cui all'art. 640-bis c.p., che invece richiede l'induzione in errore dell'ente erogatore circa i presupposti che legittimano l'erogazione, in quanto le regole del relativo procedimento amministrativo non fanno derivare automaticamente dalla presentazione della dichiarazione l'erogabilità del contributo. Pertanto, l'indebita percezione di sussidi economici da parte di soggetti economicamente svantaggiati, ove frutto di non veritiere dichiarazioni circa le condizioni reddituali o economiche del richiedente, integra il reato di cui all'art. 316-ter c.p. e non quello di cui all'art. 640-bis c.p., salvo che non emerga che l'erogazione sia stata conseguita a seguito di una condotta idonea a indurre in errore l'ente pubblico circa i presupposti che la legittimano. La distinzione tra le due fattispecie normative, incentrata sulla presenza o meno dell'effetto dell'induzione in errore del soggetto passivo, risponde a esigenze di politica sanzionatoria, essendo il reato di cui all'art. 316-ter c.p. punito con pena meno grave rispetto a quello di cui all'art. 640-bis c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RI. Ma., n. a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 19 gennaio 2006 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Crotone;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Lette le conclusioni del Pubblico Ministero, con le quali si chiede il rigetto del ricorso.

FATTO

Con la sentenza in epigrafe il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Crotone, richiesto d…

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