Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18793 del 4 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18793PEN

Massima

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La Corte Suprema di Cassazione, nel pronunciare la presente sentenza, ha enunciato il seguente principio di diritto: Ai fini della configurabilità del reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. in relazione a una articolazione periferica (c.d. "locale") di 'ndrangheta attiva in un territorio diverso dalla Calabria, è necessario provare il collegamento organico e funzionale, quantomeno sotto forma di dipendenza, della "neoformazione" con il sodalizio-fonte calabrese, in modo da dimostrare che la nuova struttura svolga un'attività destinata ad "occupare" aree produttive e di mercato, inquinando il relativo tessuto sociale-economico, mossa dalle stesse logiche dell'associazione di riferimento e dotata di una forza intimidatrice propria, effettiva ed obiettivamente riscontrabile, capace di piegare ai propri fini la volontà di quanti vengano a contatto con i suoi componenti. Non è sufficiente la mera prova di un collegamento di tipo familiare o di precedenti penali dei soggetti coinvolti, né la semplice evocazione della fama criminale dell'associazione di riferimento, essendo necessario individuare elementi che dimostrino l'adozione di un modulo organizzativo che riproduca i tratti distintivi della struttura mafiosa calabrese, in modo da caratterizzarne l'intrinseca essenza e lasciare presagire il pericolo per l'ordine pubblico. Inoltre, ai fini della configurabilità del reato associativo, non è sufficiente la mera capacità potenziale del gruppo criminale di esercitare la forza intimidatoria, occorrendo invece che il sodalizio faccia effettivo, concreto, attuale e percepibile uso - ancorché non necessariamente con metodi violenti o minacciosi - della suddetta forza, in modo da compromettere l'ordinato svolgimento della vita sociale e attuare la minaccia all'ordine pubblico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI TORINO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di questi ultimi;
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
inoltre:
REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA;
COMUNE DI AOSTA;
COMUNE DI SAINT PIERRE;
ASSOCIAZIONE "LIBERA ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE APS";
avverso la sentenza del 19/0…

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