Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19070 del 5 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:19070PEN

Massima

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Il reato di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù di cui all'art. 600 c.p. si configura non solo in caso di esercizio di poteri corrispondenti al diritto di proprietà sulla persona, ma anche quando vi sia la riduzione o il mantenimento di una persona in uno stato di soggezione continuativa, mediante violenze, minacce, inganno, abuso di autorità o approfittamento di una situazione di inferiorità fisica o psichica o di necessità, con costrizione a prestazioni lavorative o sessuali o all'accattonaggio, con conseguente sfruttamento. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessaria la totale privazione della libertà personale della vittima, essendo sufficiente una significativa compromissione della sua capacità di autodeterminazione, anche in presenza di un minimo margine di autonomia residuato. Rileva, pertanto, l'approfittamento della situazione di vulnerabilità della vittima, determinata o acuita dall'agente, che la priva del minimo essenziale per il soddisfacimento delle esigenze primarie di vita, negandole un'adeguata retribuzione e costringendola a vivere in condizioni miserevoli, al fine di trattenerla presso di sé, alimentando la vana speranza di un futuro miglioramento della propria condizione. In tale contesto, l'invito dell'agente alla vittima di andarsene, pur provenendo dalla stessa persona che non ha adempiuto al pagamento del debito contratto per il viaggio, non vale a escludere la configurabilità del reato, in considerazione dell'insormontabile ostacolo della mancata conoscenza della lingua italiana e dell'assenza di alternative esistenziali per la vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/02/2022 della CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GAETANO DI GIURO;
lette la requisitoria il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ZACCO FRANCA, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso, la memoria difensiva dell'avv. (OMISSIS), per le parti civili (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS), …

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