Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3001 del 25 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:3001PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione a quella compiuta dai giudici di merito in ordine all'attendibilità e alla valutazione delle fonti di prova, essendo suo compito verificare se la motivazione adottata sia logica, coerente e risponda ai canoni di razionalità, senza poter procedere ad una diversa ricostruzione dei fatti. Il sindacato di legittimità sulla motivazione è limitato al controllo della sua intrinseca coerenza e logicità, senza poter entrare nel merito delle valutazioni discrezionali operate dal giudice di merito, salvo i casi di manifesta illogicità o irrazionalità. Pertanto, le censure di illogicità e di erronea valutazione delle prove, proposte dal ricorrente, non possono trovare accoglimento in sede di legittimità, ove la sentenza impugnata abbia fornito una motivazione adeguata, logica e coerente con le risultanze processuali, anche in presenza di versioni alternative prospettate dal ricorrente. Inoltre, la motivazione sulla determinazione della pena è sufficiente quando la pena inflitta non si discosti in misura rilevante dalla media edittale, essendo in tal caso sufficiente il richiamo ai criteri generali di cui all'art. 133 c.p., senza necessità di un'analitica esplicitazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - rel. Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BU. MA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 10035/2007 CORTE APPELLO di TORINO, del 18/06/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILE Domenico;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. SALVI Giovanni che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udita l'arringa del Difensore Avv. ((omis…

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