Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 56967 del 20 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:56967PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La valutazione degli indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari in sede di riesame di un provvedimento restrittivo della libertà personale rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, il cui apprezzamento è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o violazione di specifiche norme di legge. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione non può pertanto estendersi alla rivalutazione degli elementi fattuali e probatori, né alla diversa ponderazione delle circostanze già esaminate dal giudice di merito, essendo preclusa una sovrapposizione del proprio apprezzamento a quello del giudice di grado inferiore. Inoltre, la motivazione del provvedimento impugnato deve essere adeguatamente confutata nell'atto di impugnazione, non essendo sufficiente la mera riproposizione di argomentazioni già disattese in sede di merito. Nella fattispecie, il Tribunale del riesame ha fornito una motivazione logica e coerente in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, valorizzando in particolare le modalità di occultamento e la quantità complessiva della sostanza stupefacente rinvenuta, nonché la personalità dell'indagato, già gravato da precedenti penali. Tali valutazioni, non censurabili in sede di legittimità, hanno condotto alla sostituzione della misura cautelare detentiva con gli arresti domiciliari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Silvio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 02/05/2017 dal Tribunale del riesame di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SILVESTRI Pietro;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PRATOLA Gianluigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale della Liberta' di Catania, in parziale accoglimento della…

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