Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza breve n. 1093 del 2020

ECLI:IT:TARCZ:2020:1093SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria giurisdizione, afferma che l'ordinanza di sgombero di un'area demaniale marittima, adottata dal Comune in seguito all'accertamento di un'occupazione abusiva da parte di un privato, è legittima e non viziata da incompetenza, eccesso di potere o carenza di motivazione. Il potere sanzionatorio del Comune trova fondamento nell'art. 35 del D.P.R. n. 380/2001, che subordina l'esercizio di tale potere alla realizzazione di interventi edilizi abusivi su suoli pubblici, a prescindere dalla certezza della natura demaniale dell'area. Pertanto, la contestazione della natura demaniale dell'area non incide sulla legittimità del provvedimento, essendo sufficiente l'appartenenza pubblicistica del suolo, anche se contesa tra Stato e Comune. L'invito del Comune ai privati ad occupare l'area in attesa della lottizzazione e cessione a titolo oneroso non costituisce un valido titolo edilizio, non essendo stato emesso ad personam e in assenza della lottizzazione. Ciò esclude che i privati potessero riporre su tale invito un legittimo affidamento circa la regolarità delle edificazioni. L'ordinanza di sgombero, essendo un atto vincolato, non richiede una specifica motivazione in ordine alla sussistenza dell'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, essendo tale ponderazione già compiuta dal legislatore. Inoltre, l'eventuale decorso del tempo dalla commissione dell'abuso non incide sulla legittimità del provvedimento, in quanto il medesimo è rigidamente ancorato al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto. Infine, la pendenza di un procedimento di sanatoria avviato oltre trenta anni fa e l'autorizzazione comunale a modesti lavori di manutenzione non valgono a legittimare il manufatto abusivo, in assenza del necessario titolo edilizio e del rispetto dei vincoli paesaggistici e idrogeologici gravanti sull'area.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/06/2020

N. 01093/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00670/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 c.p.a.;
sul ricorso numero di registro generale 670 del 2019, proposto da:
Gilda Frangipane, rappresentata e difesa dagli Avv.ti Luigi Parenti, Salvatore Strangis, con domicilio digitale come da p.e.c. da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Stalettì, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. Sandro Scoppa, con domicilio digitale come da p.e.c. da Registri di Giustizia;
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso
ex lege
dall'Avvocatura Distrettuale Catanzaro, domiciliataria in Catanzar…

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