Cassazione penale Sez. III sentenza n. 46023 del 12 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:46023PEN

Massima

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Il provvedimento di obbligo di presentazione periodica presso un ufficio di polizia, adottato dal Questore ai sensi dell'art. 6 della legge n. 401 del 1989 nei confronti di soggetti ritenuti pericolosi per l'ordine e la sicurezza pubblica in occasione di manifestazioni sportive, è una misura di prevenzione atipica che, pur non richiedendo un giudizio di responsabilità penale, deve essere motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di necessità e urgenza, ai sensi dell'art. 13 della Costituzione. La motivazione sulla necessità non richiede necessariamente formule esplicite, potendo desumersi dalla gravità del fatto e dalla pericolosità del soggetto, essendo palese in tali casi l'esigenza di garantire l'osservanza del divieto di accesso agli stadi. Tuttavia, l'omessa motivazione sull'urgenza determina l'invalidità del provvedimento questorile ed impedisce la sua convalida nei soli casi in cui esso abbia avuto efficacia prima dell'intervento del magistrato. Inoltre, qualora intercorra un notevole lasso di tempo tra il fatto da cui origina l'imposizione e il provvedimento stesso, l'autorità amministrativa ha il dovere di motivare sull'attualità della pericolosità sociale del soggetto sottoposto alla misura. Infine, il giudice della convalida deve dare adeguata motivazione in ordine alla congruità della durata della misura, non essendo sufficiente il mero richiamo ai termini fissati dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. ONORATO Pierluigi - Consigliere

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ri. Ro. , nato a (OMESSO), e Di. Ma. Al. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 6 febbraio del 2008 del GIP presso il tribunale di Roma;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. Ciro Petti;

letta la requisitoria del sostituto procuratore generale dott. Alfredo Montagna, il quale ha concluso per l'accoglimento del ricorso;

letti il ricorso e l'ordinanza denunciata.

osserva quanto segue:

IN FA…

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