Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48394 del 13 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:48394PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, nel rideterminare la pena complessiva in applicazione del vincolo della continuazione, deve fornire adeguata e puntuale motivazione in ordine ai criteri adottati per la quantificazione degli aumenti di pena per i reati satellite, al fine di rendere noti all'esterno gli elementi oggetto del suo ragionamento e i canoni applicati, anche se con espressioni concise tipiche dei provvedimenti esecutivi. Tuttavia, tale onere motivazionale assume particolare rilevanza solo nell'ipotesi in cui l'applicazione della continuazione non determini una diminuzione della pena complessiva rispetto al massimo consentito dalla somma delle pene inflitte, essendo invece giustificato un trattamento sanzionatorio più mite per i reati per i quali sia stata riconosciuta l'attenuante del fatto di lieve entità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 2/2012 TRIBUNALE di PIACENZA, del 13/02/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 13 febbraio 2012 il Tribunale di Piacenza, deliberando in funzione di giudice dell'esecuzione, in accoglimento dell…

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