Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46730 del 21 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:46730PEN

Massima

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Il delitto di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. sussiste quando un gruppo criminale organizzato, radicato stabilmente in una determinata zona del territorio, si caratterizza per l'utilizzo sistematico della violenza e dell'intimidazione al fine di assoggettare il territorio, esercitare il controllo sulle attività economiche, impedire o ostacolare il libero esercizio del voto e acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e di servizi pubblici. Tali elementi, che denotano la forza di intimidazione del vincolo associativo e la condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, integrano gli estremi del delitto associativo a prescindere dall'esistenza di un formale rito di affiliazione, essendo sufficiente la prova di un concreto e causale contributo del singolo partecipante alle finalità del sodalizio, anche attraverso la commissione di reati-fine rientranti nel programma criminoso. Tuttavia, ai fini della conferma della misura cautelare, è necessario che il giudice motivi adeguatamente in ordine all'attualità e concretezza del pericolo di reiterazione di condotte criminose da parte del singolo indagato, senza fare riferimento a elementi estranei alla sua posizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria Daniel - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovann - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/05/2023 del TRIBUNALE di L'AQUILA;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI ARIOLLI;
lette le conclusioni del Pubblico ministero nella persona del Sostituto Procuratore generale ROMANO GIULIO il quale ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente alle esigenze cautelari e per il rigetto nel resto.
Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo …

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