Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11006 del 1 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11006PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere concreto e attuale, fondato su elementi reali e non meramente ipotetici o congetturali, che dimostrino la concreta probabilità di una nuova condotta delittuosa. La mera antigiuridicità del comportamento che integra il reato contestato, senza l'indicazione di ulteriori elementi di fatto utili a fondare un'accentuata propensione a delinquere dell'indagato, non è sufficiente a giustificare il pericolo di recidiva. Inoltre, il riferimento ad ipotetiche e future situazioni debitorie o conflittuali, non supportato da elementi concreti, non può essere valorizzato ai fini della prognosi di reiterazione. Pertanto, in assenza di elementi probatori che dimostrino in modo attuale e concreto il pericolo di reiterazione del reato, non può essere legittimamente applicata una misura cautelare personale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALVANESE Ersilia - Presidente

Dott. AMOROSO Riccard - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/11/2019 del Tribunale di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Riccardo Amoroso;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
udito l'avvocato (OMISSIS), difensore di (OMISSIS)
che si riporta ai motivi chiedendone l'accoglim…

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