Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9615 del 13 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:9615PEN

Massima

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Il principio di retroattività della lex mitior, riconosciuto dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ai sensi dell'art. 7 della Convenzione Europea, concerne esclusivamente le norme che definiscono i reati e le relative pene, senza estendersi alle disposizioni che modificano in senso favorevole al reo la disciplina della prescrizione. Pertanto, l'art. 10, comma 3, della Legge n. 251 del 2005, che esclude l'applicazione retroattiva dei nuovi e più brevi termini di prescrizione nei processi pendenti in appello o in Cassazione, non si pone in contrasto con l'art. 7 della CEDU e non viola l'art. 117, comma 1, Cost. Il principio di retroattività della lex mitior riconosciuto dalla giurisprudenza europea ha una portata più circoscritta rispetto a quello vigente nell'ordinamento italiano, regolato dall'art. 2, comma 4, c.p., che riguarda ogni disposizione penale successiva alla commissione del fatto che apporti modifiche in melius di qualunque genere alla disciplina di una fattispecie criminosa, incidendo sul complessivo trattamento riservato al reo. Inoltre, l'istituto della prescrizione, indipendentemente dalla sua natura sostanziale o processuale, non forma oggetto della tutela apprestata dall'art. 7 della Convenzione Europea, come emerge dalla giurisprudenza della Corte di Strasburgo. Pertanto, la concessione o il diniego delle attenuanti generiche, rientrando nel potere discrezionale del giudice di merito, non richiede un'analitica valutazione di tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli, essendo sufficiente l'indicazione degli elementi ritenuti decisivi e rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. BEVERE Anton - rel. Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2579/2001 CORTE APPELLO di GENOVA, del 06/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/11/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 6.10.2010, la corte di appello di Genova, in parzi…

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