Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16247 del 17 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16247PEN

Massima

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Il diritto di critica politica e satira, pur tollerando l'uso di parole forti e toni aspri, non può essere invocato quando le espressioni utilizzate si risolvano in un attacco personale finalizzato ad aggredire gratuitamente la sfera morale altrui, senza essere collegabili a specifici episodi o fatti storicamente verificabili. In tali casi, le affermazioni lesive della reputazione e del decoro della persona offesa, che la espongono al pubblico disprezzo, integrano il reato di diffamazione, non potendo essere giustificate dall'esercizio del diritto di critica. Il giudizio sulla continenza dell'espressione satirica deve tenere conto del linguaggio essenzialmente simbolico e paradossale, senza applicare il metro consueto di correttezza, ma fermi restando i limiti del rispetto dei valori fondamentali, che si ritengono superati quando la persona pubblica, oltre che al ludibrio della sua immagine, sia esposta al disprezzo. Inoltre, la valutazione della verità del fatto deve essere effettuata in relazione al contenuto delle espressioni utilizzate, e non all'occasione che ne ha provocato la divulgazione. Infine, la statuizione pronunciata in sede penale sulla concessione e quantificazione di una provvisionale, essendo di natura discrezionale e meramente delibativa, non è impugnabile con ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. Scarl INI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/01/2022 della CORTE APPELLO di L'AQWLA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROSA PEZZULLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PAOLA MASTROBERARDINO;
che ha concluso chiedendo;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto;
udito il difensore L'avv. (OMISSIS) conclude cosi' come da conclusioni scritte che deposita unitamente a…

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