Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20335 del 12 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20335PEN

Massima

Il dolo diretto del tentato omicidio, sotto forma di dolo alternativo, sussiste quando gli imputati, agendo in concorso, pongono in essere una condotta coordinata e inequivocabilmente diretta a cagionare la morte della vittima, anche se l'azione non raggiunge l'esito letale per cause indipendenti dalla loro volontà. L'effettività del risarcimento del danno, quale circostanza attenuante, richiede l'osservanza della procedura civilistica dell'offerta reale, anche in caso di rifiuto della parte lesa, al fine di dimostrare la reale volontà dell'imputato di eliminare, per quanto possibile, le conseguenze dannose del reato commesso. Tuttavia, l'intenzione risarcitoria dell'imputato può essere comunque adeguatamente valorizzata ai fini del riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/11/2021 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere LIUNI TERESA;
letta la requisitoria del Procuratore generale, LOY M. FRANCESCA, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi;
lette le conclusioni del difensore degli imputati, avv. (OMISSIS) del foro di NAPOLI, il quale ha chiesto l'accog…

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