Cassazione penale Sez. II sentenza n. 285 del 8 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:285PEN

Massima

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Il possesso di documenti di identificazione contraffatti o provenienti da delitto, anche in assenza di una specifica denuncia di furto o smarrimento, integra il reato di ricettazione, in quanto la provenienza delittuosa del bene può essere desunta dalle sue caratteristiche intrinseche. Inoltre, la querela presentata dal responsabile di un esercizio commerciale, anche in assenza di una formale investitura di rappresentanza, è sufficiente a integrare la condizione di procedibilità per il reato di truffa, in quanto il responsabile dell'esercizio assume la veste di persona offesa dal reato. La condanna per tali reati è pertanto legittima, anche in assenza di specifici elementi probatori circa le modalità di acquisizione dei documenti contraffatti, essendo sufficiente la valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. FIANDANESE F. - rel. Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Caltanissetta, in data 14 giugno 2012, di conferma della sentenza del Tribunale di Caltanissetta, in data 2 marzo 2011;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero in persona del sostituto procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del rico…

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