Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43703 del 23 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43703PEN

Massima

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Il concorso morale nell'omicidio può essere integrato dalla condotta di chi, pur non partecipando materialmente all'azione delittuosa, abbia consapevolmente agevolato o rafforzato il proposito criminoso dell'esecutore materiale, anche attraverso un comportamento omissivo e di acquiescenza. Pertanto, il giudice di merito può ritenere sussistente il concorso morale nell'omicidio a carico di colui che, pur non avendo materialmente partecipato all'azione violenta, abbia accompagnato l'esecutore sul luogo del delitto, lo abbia messo in contatto con la vittima e non si sia attivamente dissociato dalla condotta criminosa, anche quando questa si sia protratta fino al verificarsi dell'evento letale. Tale valutazione, fondata sull'analisi complessiva degli elementi di fatto emersi nel processo, non è sindacabile in sede di legittimità, se sorretta da adeguata e logica motivazione, senza che rilevi la mera contrapposizione di una diversa ricostruzione degli stessi elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SANTACROCE Giorgio - Consigliere

Dott. CULOT Dario - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. MA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 04/10/2006 CORTE ASSISE APPELLO di BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CULOT DARIO;

Udito il Procuratore Generale in persona Dott. DE SANDRO Anna Maria, che ha concluso per il rigetto;

Udito il difensore Avv. TAORMINA C., il quale ha concluso per l'accoglimento.

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