Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22654 del 5 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:22654PEN

Massima

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Il danneggiamento seguito da incendio, di cui all'art. 424 c.p., sussiste quando vi sia la prova di un effettivo pericolo di incendio, anche in assenza di danni materiali all'oggetto danneggiato, e può essere accertato sulla base di una valutazione complessiva degli elementi probatori, tra cui le dichiarazioni della persona offesa, ove ritenute intrinsecamente attendibili. La responsabilità penale dell'imputato può essere affermata anche in assenza di riscontri diretti, purché vi siano plurimi elementi probatori convergenti, come le dichiarazioni di testimoni oculari, che consentano di ricostruire in modo logico e coerente la dinamica dei fatti. Il termine di prescrizione del reato di cui all'art. 424 c.p., punito con la reclusione fino a 2 anni, è di 7 anni e 6 mesi, computando i periodi di interruzione e sospensione, e non è ancora maturato al momento della pronuncia della sentenza di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

CA. NI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 25/05/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. CAVALLO ALDO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenza del 25 …

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