Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14866 del 27 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14866PEN

Massima

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Il beneficio della liberazione anticipata, previsto dall'art. 54 della Legge sull'Ordinamento Penitenziario, è finalizzato a consentire un più efficace reinserimento nella società del condannato che abbia offerto la prova di partecipazione all'opera di rieducazione. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la concessione di tale beneficio, deve accertare se nel comportamento del detenuto siano rinvenibili sintomi dell'evoluzione della personalità verso modelli socialmente validi, tenendo conto che ciò che rileva ai fini del riconoscimento del beneficio è la sola partecipazione del condannato all'opera rieducativa, a prescindere dalla dimostrazione di un ravvedimento. Tuttavia, qualora il comportamento del detenuto, come nel caso di reiterati atti di aggressività e di opposizione al trattamento penitenziario, evidenzi una mancata adesione alle regole della vita carceraria e una refrattarietà al percorso di rieducazione, il giudice può legittimamente negare il beneficio della liberazione anticipata, in quanto tale condotta vanifica gli scopi rieducativi della pena, senza che sia necessaria una valutazione complessiva della condotta tenuta nell'intero periodo di riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/10/2015 del TRIB. SORVEGLIANZA di FIRENZE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere GAETANO DI GIURO;
lette le conclusioni del PG PINELLI Mario che ha chiesto di dichiararsi inammissibile il ricorso o in subordine il rigetto dello stesso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di sorveglianza di Firenze ha confermato l'ordinanza de…

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