Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3825 del 25 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:3825PEN

Massima

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Il giudicato cautelare costituisce una situazione di preclusione processuale derivante dalle pronunce emesse, in esito al sub-procedimento d'impugnazione, dalla Corte Suprema ovvero dal Tribunale in sede di riesame o di appello, avverso le ordinanze in materia cautelare. Tale preclusione, a differenza di quanto avviene per il giudicato in senso proprio, è limitata allo stato degli atti e non copre le questioni deducibili, bensì solo le questioni effettivamente dedotte, seppur anche implicitamente, nel corso dell'anzidetto procedimento d'impugnazione. Ai fini della valutazione del pericolo di reiterazione del reato di cui all'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., il decorso del tempo, in assenza di ulteriori elementi concreti che ne qualifichino la rilevanza in funzione di un effettivo mutamento del quadro cautelare, non costituisce di per sé circostanza idonea a incidere sulla precedente valutazione del giudice. Analogamente, la chiusura delle indagini preliminari e la richiesta di celebrazione del processo con rito immediato non sono di per sé circostanze idonee ad escludere il rischio di inquinamento probatorio di cui all'art. 274, comma 1, lett. a), c.p.p. Il giudice, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari, è tenuto a un rigoroso e puntuale controllo, fondato su circostanze di fatto espressamente indicate, circa la concretezza e attualità del pericolo, in linea con la peculiare attenzione dovuta alla limitazione della libertà personale che deriva dall'esecuzione delle misure cautelari. Tale valutazione non può essere meramente astratta o fondata su elementi già precedentemente considerati, ma deve tenere conto di tutti i fattori rilevanti, anche sopravvenuti, che possano incidere sulla permanenza o meno delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andr - rel. Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato l'(OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/11/2018 del TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;
sentita la relazione svolta dal consigliere, Dott. ((omissis));
sentito il P.M., in persona del Sost. Proc. Gen., Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;
sentiti i difensori, avv. (OMISSIS) e (OMISSIS), che hanno insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con un unico atto a firma congiunta i difensori di fiducia di (OMISSIS) impugn…

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