Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47049 del 13 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:47049PEN

Massima

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Il termine di prescrizione dei reati di falso in atto pubblico e tentata truffa decorre dalla data in cui l'imputato ha compiuto l'ultimo atto integrante la fattispecie, a prescindere dal momento in cui il reato è stato scoperto o accertato. Pertanto, qualora il termine di prescrizione sia già decorso al momento della pronuncia della sentenza di appello, il giudice è tenuto ad annullare senza rinvio la sentenza per estinzione del reato, senza poter procedere ad una diversa qualificazione giuridica del fatto che comporti un prolungamento del termine prescrizionale in danno dell'imputato, in ossequio al divieto di reformatio in pejus.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2101/2012 CORTE APPELLO di PALERMO, del 28/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per l'ipotesi di tentata truffa, essendo il reato estinto per prescrizione dichiarare nel res…

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