Il ricorso per cassazione è inammissibile quando: 1. Manca la prova della data effettiva di notifica della sentenza impugnata, in violazione dell'art. 369, comma 2, n. 2, c.p.c., rendendo il ricorso improcedibile. 2. Il ricorso è stato notificato oltre il termine breve di impugnazione previsto dalla legge, risultando pertanto tardivo. 3. Manca una parte espositiva in via sommaria del fatto sostanziale e processuale, sia autonoma che contestuale all'esposizione del motivo di ricorso, in violazione dell'art. 366, comma 1, n. 3, c.p.c. 4. Il motivo di ricorso non consente di individuare univocamente le norme o i principi di diritto che si assumono violati, in violazione dell'art. 366, comma 1, n. 4, c.p.c. 5. L'inammissibilità del ricorso è altresì correlata alla sussistenza di precedenti conformi della Corte di Cassazione. Pertanto, il ricorso per cassazione deve essere dichiarato inammissibile quando ricorrono tali vizi, senza che sia necessaria la pronuncia sulle spese processuali qualora gli intimati non abbiano svolto attività difensiva.