Il reato di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, anche di minori, è configurabile quando vi sia un'organizzazione stabile e strutturata tra i compartecipi, non meramente occasionale, volta al reclutamento di donne, anche minorenni, all'estero e in Italia, al loro inserimento nel mercato della prostituzione e allo sfruttamento dei relativi proventi, con ruoli definiti e reciproche connessioni tra i diversi gruppi associativi. La conoscenza dell'età minore della vittima da parte dello sfruttatore, nonché il suo ruolo di organizzatore e gestore dello sfruttamento della prostituzione altrui, anche di donne maggiorenni, possono essere desunti da elementi indiziari, quali le intercettazioni telefoniche e le dichiarazioni delle persone offese, senza che sia necessaria una prova diretta. Il trattamento sanzionatorio deve essere commisurato all'intensità del dolo e alla gravità oggettiva delle condotte, senza che il mancato riconoscimento di circostanze attenuanti generiche possa essere considerato vizio di motivazione, ove adeguatamente giustificato.