Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44673 del 6 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:44673PEN

Massima

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Il reato di tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche si configura quando l'agente, con artifici e raggiri, induce in errore l'ente erogatore inducendolo a corrispondere un finanziamento pubblico non dovuto, ancorché il profitto ingiusto non si sia effettivamente realizzato per cause indipendenti dalla sua volontà. Ai fini della sussistenza del reato, è sufficiente l'accertamento dell'idoneità della condotta ingannatoria a determinare l'erogazione di un finanziamento pubblico non spettante, a prescindere dall'effettivo conseguimento del profitto o dalla produzione del danno patrimoniale all'ente pubblico. Pertanto, il reato di tentata truffa aggravata si configura anche quando l'agente, attraverso artifici e raggiri, comunica all'ente erogatore dati falsi relativi al numero di allievi iscritti a un corso di formazione professionale, superando fittiziamente il numero minimo richiesto per l'attivazione del corso e l'ottenimento del relativo finanziamento pubblico, a prescindere dall'effettivo incasso del finanziamento indebito o dalla restituzione dello stesso. La condotta ingannatoria, infatti, è di per sé idonea a indurre in errore l'ente erogatore e a determinare l'erogazione di un contributo non dovuto, integrando così gli estremi del reato di tentata truffa aggravata, anche qualora il profitto ingiusto non si sia effettivamente realizzato per cause indipendenti dalla volontà dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. RAGO Geppi - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. CARRELLI P.D.M. Roberto M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 125/2011 CORTE APPELLO di TRENTO, del 18/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/09/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto;

Uditi i difensori Avv. (OMISSIS) e (OMISSIS) che hanno concluso per l'accoglimento del ricorso.

MOTIVI D…

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