Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8824 del 4 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:8824PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della gravità indiziaria ai fini dell'applicazione di una misura cautelare deve essere effettuata sulla base di elementi concreti e specifici, che dimostrino l'effettiva novità e autonomia probatoria rispetto a quanto già acquisito in precedenti procedimenti, anche se coordinati dalla medesima Autorità Giudiziaria. Non è sufficiente il mero riferimento a una nuova informativa di polizia giudiziaria, se questa non introduce elementi di fatto realmente innovativi e decisivi per la configurazione del reato, rispetto a quanto già emerso in precedenza. In caso contrario, si determina una violazione del principio di necessaria correlazione tra il fatto nuovo e la misura cautelare, con conseguente decorrenza dei termini di custodia cautelare dalla data della prima ordinanza applicativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/05/2019 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dall'((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 9…

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