Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34109 del 26 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:34109PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, deve essere valutato dal giudice in modo concreto e attuale, anche quando i fatti contestati siano risalenti nel tempo, attraverso l'esame di specifici elementi sintomatici della persistente propensione dell'indagato a delinquere, quali il mantenimento di collegamenti con ambienti criminali, l'assenza di ravvedimento o collaborazione, nonché l'analisi delle modalità e della gravità delle condotte precedenti. La mera distanza temporale tra la commissione dei reati e l'emissione del provvedimento cautelare non è di per sé sufficiente a escludere il pericolo di recidiva, ma richiede un'adeguata motivazione che dia conto della concreta e attuale pericolosità sociale dell'indagato, senza poter presumere tale requisito o addossare alla difesa l'onere di dimostrare il contrario. Il giudice è pertanto tenuto a una puntuale valutazione degli elementi indiziari e delle circostanze concrete, al fine di accertare la sussistenza delle esigenze cautelari, senza poter fare affidamento su presunzioni o deduzioni generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Lui - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 02/03/2019 del Tribunale di Reggio Calabria in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;
udito la relazione svolta dal Consigliere, Dott. Luigi Agostinacchio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa Marinelli Felicetta, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensori del ricorrente avv. (OMISSIS), del foro di Palmi, che ha co…

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