Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43890 del 26 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43890PEN

Massima

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I cartellini marcatempo o fogli di presenza, pur costituendo attestazioni del dipendente relative al rapporto di lavoro, non hanno natura di atti pubblici, in quanto non contengono manifestazioni dichiarative o di volontà riferibili alla pubblica amministrazione. Pertanto, la falsità commessa in tali documenti non integra il reato di falso in atto pubblico, ma al più quello di falso ideologico in scrittura privata, soggetto a una disciplina privatistica. Inoltre, qualora l'azione criminosa sia cessata da un periodo di tempo tale da determinare il decorso del termine prescrizionale massimo, anche in presenza di circostanze attenuanti prevalenti, il reato deve essere dichiarato estinto per prescrizione, senza possibilità di proscioglimento nel merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Fi. An. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 30-1-06 dalla Corte di appello di Roma;

Viti gli atti, il provvedimento denunciato ed il ricorso;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Giuliana Ferrua;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI POPOLO Angelo, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per prescrizione in relazione al reato di truffa e perche' il fatto non suss…

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