Consiglio di Stato sentenza n. 8477 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:8477SENT

Massima

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Il permesso di costruire è necessario per qualsiasi intervento edilizio che comporti modifiche alla sagoma, alla volumetria o alla destinazione d'uso di un immobile, anche se di modesta entità, in quanto l'unitarietà del regime giuridico di riferimento impone la valutazione complessiva delle opere realizzate. Pertanto, non possono essere eseguite opere edilizie, come tettoie, torrini di copertura o locali accessori, senza il previo rilascio del permesso di costruire, a prescindere dalla loro qualificazione come "minori" o pertinenziali, in quanto tali interventi, anche se non determinano incrementi di volume o superficie utile, alterano comunque la configurazione edilizia e urbanistica dell'immobile. L'ordinanza di demolizione è il provvedimento sanzionatorio previsto dalla legge per la realizzazione di opere edilizie in assenza del necessario titolo abilitativo, senza che rilevi il mancato avviso di avvio del procedimento, trattandosi di un atto vincolato rispetto al quale l'interessato non avrebbe potuto apportare alcun utile contributo partecipativo. Inoltre, la mera affermazione che un manufatto abbia la natura di "volume tecnico" non è sufficiente a escluderne la necessità del permesso di costruire, in assenza di una compiuta descrizione delle sue caratteristiche dimensionali, costruttive e funzionali che ne dimostri l'effettiva strumentalità e accessorietà rispetto all'edificio principale.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/09/2023

N. 08477/2023REG.PROV.COLL.

N. 04300/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4300 del 2020, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via degli Avignonesi, n. 5;

contro

Comune di Giugliano in Campania, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), n.6;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania (Sezione Seconda) n. 5…

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