Il proprietario di un immobile abusivo, anche se non direttamente responsabile della realizzazione delle opere, è tenuto a provvedere alla loro demolizione in ottemperanza all'ordine impartito dall'autorità amministrativa competente. Il mancato adempimento dell'obbligo di demolizione entro il termine stabilito comporta l'acquisizione gratuita dell'immobile al patrimonio comunale, quale sanzione autonoma e distinta dalla responsabilità per l'abuso edilizio. Tale sanzione si applica indipendentemente dalla circostanza che il proprietario abbia o meno partecipato alla realizzazione delle opere abusive, essendo sufficiente che egli ne abbia riacquistato la disponibilità senza attivarsi per la loro rimozione. L'amministrazione è tenuta a procedere all'acquisizione gratuita dell'immobile in caso di accertata inottemperanza all'ordine di demolizione, senza che sia necessaria una valutazione discrezionale in merito. Inoltre, l'istanza di permesso di costruire in sanatoria, volta a sanare opere formalmente abusive ma conformi alla disciplina urbanistica applicabile, non richiede il previo contraddittorio procedimentale ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990, trattandosi di un provvedimento vincolato per l'amministrazione. Infine, il diniego dell'istanza di sanatoria non necessita dell'acquisizione del parere della Commissione Edilizia Comunale, in quanto tale adempimento non è più richiesto per gli ordini di demolizione di edifici abusivi a seguito dell'entrata in vigore della legge n. 10/1977.