Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10947 del 1 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:10947PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di una somma di denaro può essere legittimamente disposto quando sussistono gravi indizi di reato e il denaro sia ragionevolmente ritenuto provento di attività illecite, anche in assenza di un nesso di pertinenzialità diretta con il reato specifico contestato. Il previo sequestro probatorio della medesima somma non preclude l'adozione del successivo sequestro preventivo, in quanto le due misure cautelari reali perseguono finalità diverse e sono indipendenti l'una dall'altra. Il giudice di merito può fondare il provvedimento di sequestro preventivo sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di fatto emersi, senza che la difesa possa pretendere una rivalutazione degli stessi in sede di legittimità, essendo precluso in tale sede un riesame del merito della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 09/09/2019 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MOLINO Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito, per il ricorrente, l'avvocato (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con …

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