Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6301 del 22 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:6301PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualifica e dei poteri connessi, induce indebitamente privati a dargli denaro attraverso il pagamento di fatture per operazioni inesistenti, realizza il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p. Tale condotta si configura anche quando il pubblico ufficiale non prospetti espressamente un danno contra ius, essendo sufficiente una pressione morale esercitata attraverso persuasione, suggestione o allusione, purché il privato si trovi in una posizione di soggezione psicologica nei confronti del pubblico agente, derivante da precedenti verifiche fiscali o dalla conoscenza della sua qualifica e competenza territoriale. Il profitto conseguito dal pubblico ufficiale attraverso tale condotta induttiva va qualificato come profitto del reato, confiscabile ai sensi dell'art. 240 c.p., anche in assenza di una formale pronuncia di condanna, qualora il relativo accertamento sia comunque compiuto dal giudice in sede di merito. La confisca del profitto non può tuttavia estendersi alla forma per equivalente, in quanto la relativa disciplina è stata introdotta successivamente ai fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/03/2021 della Corte di appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Ersilia Calvanese;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Angelillis Ciro, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe indicata, la Corte di appell…

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