Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 760 del 2018

ECLI:IT:TARSA:2018:760SENT

Massima

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La pianificazione urbanistica generale, quale esercizio di potestà discrezionale dell'amministrazione comunale, non richiede una puntuale e specifica motivazione in ordine al rigetto delle osservazioni presentate dai privati, essendo sufficiente che l'amministrazione valuti le osservazioni e indichi le ragioni alla base delle proprie scelte nell'adozione dello strumento urbanistico. L'obbligo di una motivazione rafforzata sussiste solo quando il privato vanti una posizione di aspettativa qualificata, come quella derivante da una lottizzazione già approvata e convenzionata, ovvero da un giudicato di annullamento di un diniego di concessione edilizia o dalla reiterazione di un vincolo scaduto, situazioni che non ricorrono nel caso di mera richiesta di lottizzazione non seguita da alcun concreto sviluppo edificatorio. Inoltre, le scelte di pianificazione urbanistica, espresse negli strumenti generali di pianificazione, si caratterizzano per la loro ampia discrezionalità in ordine ai tempi e alle modalità di intervento sul territorio, discrezionalità che si sottrae al sindacato di legittimità del giudice amministrativo, salvo che non siano inficiate da errori di fatto, abnormi illogicità, arbitrarietà o manifesta irragionevolezza, in relazione alle esigenze che si intendono concretamente soddisfare. Tale discrezionalità non viene meno neppure in presenza di una precedente destinazione edificatoria dell'area, ove non sussistano situazioni qualificate di affidamento del privato, come quelle derivanti da una convenzione di lottizzazione già approvata o da un giudicato di annullamento di un diniego di concessione edilizia. Infine, il sindacato del giudice amministrativo sulla dedotta disparità di trattamento tra aree contigue è contenuto entro limiti rigorosi, essendo configurabile solo in caso di assoluta identità di situazioni di fatto e di conseguente assoluta irragionevole diversità di trattamento, non ravvisabile ove le differenti scelte pianificatorie risultino giustificate da obiettive differenze tra le aree, come la sussistenza di pregio ambientale o il diverso grado di urbanizzazione e di attuazione degli interventi edilizi.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/05/2018

N. 00760/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00781/2006 REG.RIC.

N. 00684/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 781 del 2006, proposto da:
((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli Avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto, in Salerno, al ((omissis)), 3, presso la Segreteria del T. A. R. Salerno;

contro

Comune di Avellino, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli Avv. ((omissis)) e Berardina Manganiello, con domicilio eletto, in Salerno, alla via M. Gaudiosi, 6, presso l’Avv. ((omissis));

sul ricorso, numero di registro generale 684 del 2008, proposto da:
((omissis)), …

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