Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28439 del 16 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:28439PEN

Massima

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Il titolo e le altre componenti accessorie di un articolo giornalistico (come occhiello, locandina, fotografie) devono essere valutati unitariamente al contenuto dell'articolo stesso ai fini dell'accertamento della portata diffamatoria della notizia pubblicata, anche quando il capo di imputazione si riferisca solo al titolo. Pertanto, il giudice di merito ha l'obbligo di esaminare l'articolo nel suo complesso, comprensivo di tutte le sue componenti, per verificare se la rappresentazione dei fatti, anche se relativi a soggetti già assolti o comunque non definitivamente condannati, sia stata esposta in modo incontinente o non veritiero, così da integrare gli estremi del reato di diffamazione a mezzo stampa. Ciò vale anche quando l'articolo, pur riferendosi a fatti per i quali l'imputato è stato assolto, gli attribuisca una maggiore pericolosità sociale, come l'appartenenza a una "banda" dedita a reati seriali, rispetto all'originaria imputazione. In tali ipotesi, il giudice di merito deve valutare se tale rappresentazione, anche se non corrispondente all'esito del procedimento penale, sia stata produttiva di un danno risarcibile in sede civile, avuto riguardo all'incontinenza dei toni utilizzati nell'articolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

avverso la sentenza n. 5383/2010 CORTE APPELLO di ROMA, del 14/02/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/06/2012 la refezione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FODARONI Giuseppina…

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