Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 2413 del 26 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:2413CIV

Massima

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Il procedimento giurisdizionale per la dichiarazione di incandidabilità ai sensi dell'art. 143, comma 11, del D.Lgs. n. 267/2000 (T.U.E.L.) è autonomo rispetto a quello penale e ha finalità diverse, essendo volto ad evitare il ricrearsi di situazioni di infiltrazione della criminalità organizzata negli enti locali e a salvaguardare beni primari quali la sicurezza pubblica, la trasparenza e il buon andamento delle amministrazioni comunali, nonché il regolare funzionamento dei servizi loro affidati. La misura dell'incandidabilità non richiede che la condotta dell'amministratore integri gli estremi del reato di partecipazione ad associazione mafiosa o concorso esterno, essendo sufficiente che egli sia stato in colpa nella cattiva gestione della cosa pubblica, aperta alle ingerenze e alle pressioni delle associazioni criminali operanti sul territorio. Ai fini della declaratoria di incandidabilità, è necessaria la sussistenza di risultanze concrete, fattuali, univoche e rilevanti, in quanto significative di forme di condizionamento, al fine di attuare una giusta ponderazione tra valori costituzionali parimenti garantiti, quali l'espressione della volontà popolare e la tutela dei principi di imparzialità, buon andamento e regolare svolgimento dell'attività amministrativa. La valutazione della responsabilità del singolo amministratore deve essere effettuata in modo individualizzato, senza che l'incandidabilità possa essere automatica a seguito dello scioglimento del consiglio comunale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENOVESE Francesco Antonio - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L.C.G. - Consigliere

Dott. IOFRIDA Giulia - Consigliere

Dott. CONTI Roberto Giovanni - Consigliere

Dott. CAMPESE Eduardo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso n. 11511/2022 r.g. proposto da:
(OMISSIS), rappresentato e difeso, giusta procura speciale allegata in calce al ricorso, dagli Avvocati (OMISSIS), con cui elettivamente domicilia presso lo studio del primo in (OMISSIS) alla via (OMISSIS).
- ricorrente -
contro
MINISTERO DELL'INTERNO, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici ope legis domicilia in Roma, alla via dei Portoghesi n. 12.
- controricorrente…

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