Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27619 del 12 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:27619PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta estorsiva, anche se realizzata attraverso modalità intimidatorie tipiche di un contesto di criminalità organizzata, integra il reato di estorsione e non quello di truffa, essendo sufficiente la sussistenza degli elementi costitutivi del reato di estorsione, ovvero la costrizione della vittima a consegnare un bene o a compiere un atto di disposizione patrimoniale mediante l'uso di minacce o violenza, a prescindere dalla qualificazione giuridica della condotta dell'agente. L'aggravante prevista dalla Legge n. 203 del 1991, art. 7, relativa alla commissione del reato da parte di soggetti appartenenti o contigui ad associazioni di tipo mafioso, è applicabile anche quando l'estorsione sia finalizzata all'appropriazione di beni di modesto valore, in quanto l'intimidazione tipica di tali contesti criminali è sufficiente a integrare l'aggravante, a prescindere dall'entità del profitto conseguito. Il giudice di merito, a seguito della rinuncia dell'imputato ai motivi di impugnazione diversi da quelli relativi al trattamento sanzionatorio, è comunque tenuto a verificare d'ufficio l'eventuale sussistenza di cause di non punibilità, senza che tale verifica possa essere oggetto di autonome censure da parte dell'imputato, essendo precluso il riesame delle questioni relative alla responsabilità. La motivazione della sentenza di appello, che abbia dato conto di tale verifica, è immune da vizi logici o giuridici laddove, pur sinteticamente, evidenzi l'insussistenza di ragioni per il proscioglimento immediato dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) D'. SA., N. IL (OMESSO);

2) D'. LU., N. IL (OMESSO);

3) SA. GI., N. IL (OMESSO) RINUNCIANTE;

4) VA. AN., N. IL (OMESSO);

5) AU. SA., N. IL (OMESSO);

6) IM. GE., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 14/03/2006 CORTE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SIOTTO ((omissis));

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SORRENTINO F…

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