Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4694 del 31 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:4694PEN

Massima

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La diffamazione mediante stampa è configurabile anche quando la notizia pubblicata, pur essendo in parte corrispondente al vero, contenga un'inesattezza che incida significativamente sulla reputazione della persona offesa. Ciò in quanto la percezione sociale della posizione di un soggetto risulta diversa a seconda che lo stesso sia rappresentato pubblicamente come sottoposto a misura cautelare detentiva ovvero a misura non custodiale, essendo le diverse tipologie di misure cautelari indicative di una diversa valutazione sulla pericolosità sociale del soggetto. Pertanto, l'attribuzione erronea di una misura cautelare più afflittiva rispetto a quella effettivamente applicata integra il reato di diffamazione, in quanto idonea a ledere l'onore e la reputazione della persona offesa. Inoltre, il dolo del reato di diffamazione può configurarsi anche nella forma eventuale, qualora il giornalista, pur limitandosi a riportare quanto appreso dalla fonte informativa, ometta di effettuare le necessarie verifiche sulla veridicità della notizia. Parimenti, il direttore responsabile del periodico può essere ritenuto responsabile per omesso controllo sulla pubblicazione di una notizia non rispondente al vero, qualora non dimostri di aver fatto quanto in suo potere per impedirne la diffusione. Infine, la scriminante del diritto di cronaca non può trovare applicazione quando la notizia pubblicata, pur contenendo elementi di verità, risulti complessivamente non veritiera in relazione ad aspetti rilevanti per la reputazione della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Anton - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/04/2016 della Corte d'Appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Carlo Zaza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. BIRRITTERI Luigi, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;
udito il difensore della …

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