Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 31196 del 19 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:31196PEN

Massima

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Il requisito dell'attualità del pericolo di recidiva, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non è equiparabile all'imminenza di specifiche opportunità di ricaduta nel delitto, ma richiede una valutazione prognostica sulla possibilità di condotte reiterative, da effettuarsi sulla base di un'analisi accurata della fattispecie concreta, che tenga conto delle modalità realizzative della condotta, della personalità dell'indagato e del contesto socio-ambientale. Tale valutazione deve essere tanto più approfondita quanto maggiore sia la distanza temporale dai fatti, senza che sia necessaria la previsione di specifiche occasioni di recidivanza. Pertanto, il giudice della cautela può legittimamente ritenere sussistente il pericolo di recidiva, e quindi la necessità della misura cautelare, anche in presenza di un ampio intervallo cronologico tra la commissione dei fatti e l'adozione della misura, qualora il quadro indiziario raggiunto e la particolare capacità dell'indagato di reiterare delitti, anche durante la detenzione, giustifichino una prognosi altamente infausta circa il pericolo di ricaduta, ritenuto fronteggiabile solo con il presidio di massimo rigore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI F.Maria - Presidente

Dott. VIGNALE Lucia - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CIRESE Marina - Consigliere

Dott. ANTEZZA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/11/2022 del TRIB. LIBERTA' di TARANTO; udita la relazione svolta dal Consigliere ALDO ESPOSITO;
sentite le conclusioni del PG FRANCESCA CERONI, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
sentito l'avv. (OMISSIS) nella qualita' di difensore di fiducia dell'indagato, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, il Tribunale di Taranto, in fun…

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