Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 231 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:231SENT

Massima

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Il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato non può essere fondato esclusivamente sulla sussistenza di precedenti condanne penali, senza una valutazione concreta della pericolosità sociale dell'interessato e dei suoi legami familiari e sociali, tenuto conto della durata del suo soggiorno nel territorio nazionale. Anche in presenza di condanne per reati non espressamente ostativi al rinnovo del permesso, l'amministrazione deve comunque verificare l'attuale pericolosità sociale del condannato, nonché considerare la composizione del nucleo familiare, la sua stabilità e la durata del soggiorno in Italia, ai fini di una complessiva valutazione dell'interesse pubblico prevalente. Il mancato esame di tali elementi integra una violazione dell'art. 5, comma 5, del d.lgs. n. 286/1998, come modificato dal d.lgs. n. 5/2007, che impone una valutazione globale della situazione personale e familiare dello straniero, anche in assenza di un pregresso procedimento di ricongiungimento familiare. La valutazione della pericolosità sociale e dei legami familiari e sociali dello straniero costituisce, pertanto, un passaggio necessario e ineludibile nel procedimento di rinnovo del permesso di soggiorno, a prescindere dalla natura dei reati commessi, al fine di bilanciare l'interesse pubblico all'ordine e alla sicurezza con quello privato alla tutela della vita familiare e dell'inserimento sociale.

Sentenza completa

N. 02710/2012
REG.RIC.

N. 00231/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02710/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2710 del 2012, proposto da Xiangyin Huang, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del medesimo avv., in Napoli, piazza Cavour, 139;

contro

il Ministero dell'Interno e la Questura di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, domiciliataria
ex lege
in Napoli, via Diaz, 11;

per l'annullamento

del decreto del Questore di Napoli Cat.A.12/Imm/2012/2^Sez./Dinieghi/l.v./1553 emesso in data 02.02.2012 e notificato in data 11.03.2012 di …

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