Cassazione penale Sez. III sentenza n. 22921 del 3 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:22921PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il diritto all'equa riparazione per ingiusta detenzione non spetta quando l'interessato ha tenuto una condotta consapevole e volontaria, o gravemente colposa, tale da creare una situazione di doveroso intervento dell'autorità giudiziaria e l'adozione di un provvedimento restrittivo della libertà personale. Pertanto, il giudice deve valutare la condotta dell'interessato sia anteriormente che successivamente alla sottoposizione alla misura cautelare, compreso il suo comportamento silenzioso o mendace in sede di interrogatorio, poiché il diritto all'indennizzo presuppone una condotta idonea a chiarire la propria posizione mediante l'allegazione di circostanze a lui note che contrastino l'accusa o vincano ragioni di cautela. Inoltre, le frequentazioni ambigue e non giustificate con soggetti coinvolti in attività illecite, quando siano poste in essere con consapevolezza, possono integrare un comportamento gravemente colposo ostativo al riconoscimento dell'equa riparazione. Tuttavia, il diritto all'indennizzo può essere riconosciuto limitatamente al periodo successivo al momento in cui l'interessato abbia fornito elementi tali da consentire una diversa valutazione dei presupposti per l'applicazione della misura cautelare, qualora tale condotta non sia stata tempestivamente valutata dall'autorità giudiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 10/2012 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 21/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZELLA VINCENZO;

sentite le conclusioni del PG Dott. IZZO Gioacchino, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 29.10.2010 la Corte d'Appello di Caltanissetta respinge…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.